In questi giorni mi sto ritrovando a pensare sempre più spesso a come sostituire il mio povero Motorola Moto G8 Power, con il suo schermo rotto e la sua OS completamente outdated. In tutto ciò, però, mi sto facendo domande su quale possa essere una scelta etica e sensata: il Fairphone mi intriga molto, ma le sue prestazioni non mi convincono. Il primo Nothing Phone poteva sembrare una valida alternativa, ma non so se sia un prodotto “etico” e aperto come Fairphone. Insomma, voi come scegliete quello che vi mettete in tasca?

    • banana_meccanica@feddit.it
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      1 year ago

      Ragionevole dovrebbe essere un prezzo che, come molti hanno elencato, non superi i duecento euro. Se questi soldi non coprono la produzione allora il dispositivo non vale la pena di essere comprato e proprio per questo punto, secondo me, fallisce nel suo primo proposito nel presentarsi come etico. Rimarrà come detto in precedenza il lusso per la persona benestante che può spendere e privilegiarsi del prodotto, e come può definirsi etico un privilegio? Io credo che questo faccia a gara con il prezzo che si paga in privacy, cioè lo squallore di colorire questa fuga come un privilegio etico e sostenibile.

      • Scimmia di Mare@mastodon.uno
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        1 year ago

        @banana_meccanica un telefono cellulare vale molto più di 200 euro, anche se ne costa meno. Il privilegio è pagarlo così poco a discapito di moltissimi lavoratori della filiera, tutto qui.
        E la stessa cosa capita con moltissimi beni, che ci piaccia o no.
        Il valore di un oggetto non è determinato da quello che piace a te o a me, e nemmeno il prezzo.

        • banana_meccanica@feddit.it
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          1 year ago

          E su questo ragionamento rimaniamo sul punto che dunque è un privilegio del individuo benestante, una realtà che sulla bilancia di ciò che è etico va in fallo, perche se assegni il pregio ai pochi diventa semplicemente un lusso che non puo per definizione appartenere ad un etica. Va benissimo poi essere il produttore fiero del suo prodotto, come il fairphone, ma non presentatelo come etico per tutti quando in sostanza è marginale al singolo benestante che può permettersi di spendere tutti i soldi che gli vengono chiesti. (Comunque credo che un telefono davvero etico, che non appartiene a una fabbrica di schiavi, per 200 euro, non è fantascienza, basta liberarsi dello stereotipo che un dispositivo del genere sia cosi complesso da creare e produrre).